Questo è l’inizio di un giro spettacolare sospesi sopra la Val Badia, quasi in volo. Potrai ammirarla dall’alto in buona parte della sua estensione. Ho una serie di immagini spettacolari ma per motivi di spazio ho veramente dovuto scegliere quelle più significative.

Ecco qui un primo panorama sui boschi ai piedi del Sasso Croce: al centro della foto La Villa e, in fondo, Corvara. Sulla sinistra la Marmolada, il Sella e, a destra, il Sassongher.

Sulla destra hai invece l’altopiano del Gherdenacia e la bassa Val Badia.

Il primo tratto del sentiero taglia in diagonale il ghiaione sotto la parete del Sasso Croce. Al centro, nella foto, noti, in mezzo al bosco, l’Ospizio della Croce con l’annesso Rifugio che è stato il punto di partenza di questa escursione.

Come arrivare all’Ospizio della Croce? A piedi da San Cassiano, a piedi da Pedraces o in seggiovia da Pedraces.

Questa per la verità è una foto al tramonto: al mattino la luce è tutta diversa.

Eccoci sotto l’imponente parete del Sasso Croce che taglieremo in diagonale superando delle cengie anche esposte e dei tratti attrezzati.

Anche in questa escursione ero ben accompagnato da Stefano.

Il percorso è riservato ad escursionisti esperti.

Superato un primo tratto roccioso, eccoci su un cocuzzolo con una nuova visuale: verso nord cime innevate in territorio austriaco, verso sud la Marmolada.

Dall’alto diamo un’occhiata al bosco sottostante, ben contrastato dalla luce del mattino: noti la differenza tra gli abeti e i larici? Gli abeti hanno il manto di un verde scuro, mentre i larici si distinguono per un verde più chiaro. Insieme al verde brillante dei prati, il mix di colori è molto gradevole.

Riprendiamo ora a salire.

Poco dopo iniziamo a trasferirci in quota lungo una cengia.

Arriviamo al secondo tratto attrezzato di questo sentiero.

Ecco uno dei due tratti attrezzati di questo sentiero.

C’è poi un altro trasferimento in quota lungo una cengia prima dell’ultima salita al Ju de la Crusc.

Siamo ora in forcella, o Ju de la Crusc, dove prenderemo il sentiero 7b per L Ciaval, ovvero la prima delle due cime del Sasso Croce.

Qui possiamo ammirare la verticalità di questa parete.

Ecco la nostra meta (la cima di sinistra, L Ciavàl), che raggiungeremo in un’oretta da qui, come indica il segnavia.

Più in là la seconda cima, un po’ più alta, il Sasso delle Dieci (Sass dales Diesc in lingua ladina).

Siamo sulla cima: compare qui, oltre all’autore, Enrico Tiziano Belli (a sinistra), il già citato amico Stefano e, sulla destra, il terzo compagno di questa escursione: Fabio.

Mi fermo qui con le immagini di questa escursione ma ti rimando, per il paesaggio verso est e le Dolomiti Ampezzane, alla galleria di immagini dedicata nella sezione immagini.

Rientro per lo stesso sentiero n. 7 oppure, variante più lunga e meno esposta, per il sentiero 12b che descrivo in un altro articolo.

L’escursione in sintesi

Hai apprezzato la descrizione di questa escursione?
Ho curato i testi, scattato e selezionato le fotografie, verificato toponimi, quote, itinerari e dislivelli per farti apprezzare le Dolomiti saltando la fatica di cercare e verificare le informazioni.
Inoltre, ho riassunto in una scheda tecnica le informazioni essenziali per selezionare, tra tante, l’escursione adatta a te: dove arrivare con l’auto, punto di partenza e arrivo, dislivello, tempi, difficoltà, numeri dei sentieri, cartografia, indicazioni per portare i bambini, altre recensioni selezionate in rete tra quelle più pertinenti e affidabili. Il tuo contributo per visionare le schede tecniche è registrarti: è gratuito e ti costa solo condividere la tua email. Riceverai il link per consultare le schede tecniche nella tua casella email.

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Ho curato i testi, scattato e selezionato le fotografie, verificato toponimi, quote, itinerari e dislivelli per farti apprezzare le Dolomiti saltando la fatica di cercare e verificare le informazioni.
Inoltre, ho riassunto in una scheda tecnica le informazioni essenziali per selezionare, tra tante, l’escursione adatta a te: dove arrivare con l’auto, punto di partenza e arrivo, dislivello, tempi, difficoltà, numeri dei sentieri, cartografia, indicazioni per portare i bambini, altre recensioni selezionate in rete tra quelle più pertinenti e affidabili. Il tuo contributo per visionare le schede tecniche è registrarti: è gratuito e ti costa solo condividere la tua email. Riceverai il link per consultare le schede tecniche nella tua casella email.


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