Il sentiero 851 da Forcella dell’Omo a Casera Cimonega è solo per escursionisti esperti perché percorre cenge erbose molto esposte anche se tecnicamente non particolarmente impegnative.

Ho descritto il primo tratto, dai Piani Eterni a Forcella dell’Omo in un articolo a parte, perché è un sentiero adatto a tutti e permette di arrivare ad un punto panoramico con vista sulle Pale di San Martino e sul Gruppo del Cimonega.

Qui descrivo solo il tratto da Forcella dell’Omo a rientrare in Val Canzoi, passando per Casera Cimonega, che fa parte dell’Alta Via delle Dolomiti Bellunesi.

Il lago della Stua in Val Canzoi: la cima al centro è il Cimon del Piz.

Sei inizialmente sul versante orografico sinistro della Val Canzoi e con questo sentiero ti porti sul versante orografico destro, aggirando sulla sinistra il Cimon del Piz e costeggiandolo alla base. Questa parte è tutta esposta verso la Val Slavinàz, le cui acque vanno a gettarsi poi nel torrente Caorame.

Cimon del Piz (a destra), visto dalla Forcella dell’Omo e, sulla sinistra, il Sass de Mur, con la cima rannuvolata.

Il sentiero inizialmente perde quota per passare sotto alle prime rocce della Punta del Comedon o Cimon del Piz.

Da qui tiene grosso modo la stessa quota anche se ci sono dei brevi tratti dove il sentiero sale o scende leggermente per superare dei passaggi impervi.

La base del Cimon del Piz mostra strati rocciosi piuttosto contorti.

Ne segnalo uno in particolare che, attrezzato con una corda ferrata, permette di portarsi ad una cengia di livello superiore.

I tratti successivi sono su cengie ancora più strette.

Ahimè: sale la foschia dalla Val Slavinàz: nuvole veloci e per fortuna senza pioggia

Ad un certo punto ti trovi praticamente sulla verticale del lago della Stua: da qui cominci a sentire il fragore del torrente Caorame che scende dal Piz de Sagron, e che diventerà sempre più forte mano a mano che avanzi.

Ecco la cengia erbosa che ho appena percorso: riesci a vedere dove passa il sentiero?

Ancora in questo tratto ci sono tuttavia diversi tratti su cenge esposte, fino a che, intorno a quota 1800 il sentiero non presenta più strampiombi.
Il sentiero fin qui è ben segnalato: nonostante nell’ultimo tratto fossi avvolto dalla foschia non ho mai avuto dubbi su dove fosse la traccia.
Nell’ultimo tratto invece c’è erba alta e i pali in legno segnavia non sono sempre evidenti.

Casera Cimonega.

Finalmente arrivi a Casera Cimonega. Il percorso da Forcella dell’Omo a Casera Cimonega circa 1 ora e mezza. Da Malga Erera a Casera Cimonega 2 ore e 15. Da Casera Cimonega in 2 ore e 30 puoi rientrare in Val Canzoi al Lago della Stua.

Torrente Caorame in uno degli attraversamenti del sentiero 851: non c’è anima viva, facciamo il bagno?

Il percorso completo ad anello (che comprende i tratti da Val Canzoi ai Piani Eterni e dai Piani Eterni a Forcella dell’Omo) ti occuperà circa 8 ore incluse brevi pause.

L’escursione in sintesi

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