È una escursione di nessuna difficoltà tecnica e con un dislivello minimo. Il percorso si snoda nei boschi tra San Vito di Cadore e Cortina, sul versante orografico destro del fiume Boite, ad una quota compresa tra 1000 e 1200 metri sul livello del mare.

Raggiungi con l’auto San Vito di Cadore e poi la frazione di Chiapuzza, seguendo le indicazioni per il Lago di Mosigo. Dirigiti poi verso nord, oltre l’abitato di San Floriano, fino a raggiungere il Ponte di Geralba, nei cui pressi potrai parcheggiare l’auto.

Il sentiero 426 parte proprio in corrispondenza del Ponte di Geralba ed è una strada forestale che gira a sinistra subito dopo il ponte, e, con una curva a destra, inizia a salire nel bosco.

Aggiornamento 29/6/2020. Il Ponte di Geralba è stato ripristinato dopo l’alluvione di fine ottobre 2019; leggi l’articolo del Corriere delle Alpi.

L’escursione è una piacevole passeggiata nel bosco, che nel primo tratto attraversa il Pian de la Pousa, ad un livello più alto rispetto al fiume Boite.

Più avanti, dopo aver attraversato il confine tra San Vito di Cadore e Cortina d’Ampezzo, il sentiero perde un po’ di quota fino a riportarsi al livello del fiume Boite: sei arrivato in località Pontes de Agnora.

Questo percorso è un tratto di fondovalle dell’Alta Via n. 3, che collega il Monte Pelmo con il gruppo del Sorapìss. In località Socòl il bosco si apre in una verde radura mostrando appunto il massiccio del Sorapìss dalla più bassa angolatura possibile.

Dal ponte in località Socòl, resta sullo stesso versante del Boite (non attraversare il ponte) e prendi il sentiero 449 che ti fa guadagnare nuovamente quota, oltre che la vista completa delle Tofane.

L’ultimo suggestivo tratto nel bosco, sempre su agevole strada forestale, ti porta all’incantevole Lago di Pianozes.

Ritorno per la stessa strada. Dal Lago di Pianozes è possibile invece scendere verso la frazione di Campo lungo il sentiero 432 e da là raggiungere a piedi la statale 51 di Alemagna per ritornare a San Vito di Cadore con la corriera di linea.

Naturalmente il percorso può anche essere fatto all’inverso: in questo caso, una volta arrivati al Ponte di Geralba, raggiungi la statale 51 nell’abitato di Chiappuzza e da là prendi la corriera per rientrare verso Cortina D’Ampezzo.

L’escursione in sintesi

Hai apprezzato la descrizione di questa escursione? La redazione di questi testi, l’elaborazione delle foto e la verifica dei toponimi, delle quote, dei dislivelli costa molto tempo, perché desideriamo darti un servizio che ti permetta di godere delle Dolomiti saltando la fatica di cercare le informazioni. Ma abbiamo fatto anche di più: abbiamo riassunto in una scheda tecnica le informazioni essenziali: partenza, arrivo, dislivello, tempi, difficoltà, numeri dei sentieri, cartografia, indicazioni per portare i bambini, mappe con le indicazioni dove arrivare con l’auto. Per visionare questa scheda ti chiediamo di registrarti: è gratuito e ti costa solo condividere la tua email. Grazie!


2 commenti

ettore caburlotto · Maggio 30, 2020 alle 10:28 am

Il ponte Geralba è stato ripristinato. Quindi la passeggiata si può fare completa da Chiapuzza di San Vito a Socol di Cortina

    admin · Giugno 29, 2020 alle 7:43 am

    Gentile Ettore,

    grazie per questo aggiornamento, molto utile.
    Cordiali saluti

    Enrico Belli

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