Enrico Belli, autore di VacanzeDolomiti.com

Traversata del Monte Pelmo attraverso la Val d'Arcia

Un panorama incomparabile sulle Dolomiti, dal Civetta alla Marmolada, dal gruppo del Sella alle Tofane.

Il Monte Pelmo si può approcciare tipicamente da Zoldo o dal Cadore. Qui suggeriamo di raggiungere in auto Villanova (frazione di Borca di Cadore) e lasciare l'auto al parcheggio di Tiéra (quota 1.200 m).
Prendere il sentiero 468, in direzione di Ponte intra les aghes e Val de Foràda (curioso il toponimo "intra les aghes": la "s" del plurale è tipica della lingua ladina e discende direttamente dall'antico latino popolare).
Si raggiunge poi Forcella Foràda a quota m. 1.977, in circa 1 ora e tre quarti.
Da qui si prende poi il sentiero 480, che sale alla Forcella della Val d'Arcia.
Il primo tratto di questo sentiero attraversa il ghiaione della Val d'Arcia, salendo sul versante destro della valle.
Per la verità, il Foglio 025 1:25.000 "Dolomiti di Zoldo e del Cadore" indica che il sentiero sale sul lato sinistro della valle.
La scelta si rivela poi felice, dal momento che il tratto finale del sentiero del versante sinistro (guardando verso "monte") appare decisamente più ripido.

Bellissimo! Fin qui il panorama ha regalato una visuale privilegiata sul Sella, sulla Civetta, la Marmolada, le Tofane, i Lastoi de Formìn.

La Forcella della Val d'Arcia

Si arriva in Forcella della val d'Arcia a quota m. 2.476, dopo 2 ore e mezza dalla partenza da Forcella Foràda. Cambia ora lo scenario, con vista sul Monte Antelao, la valle del Boite con San Vito di Cadore, Borca di Cadore e l'impressionante distesa di foreste che si estendono sulle pendici del Monte Pelmo, fino al Monte Rite, con vista su Cibiana di Cadore e il monte Duranno.

Proseguiamo! Il sentiero scende rapidamente lungo il ghiaione del canalone e poi si innesta su una cengia che si snoda restando in quota, in direzione del Rifugio Venezia.
Questo tratto ha dei punti esposti, attrezzati con corde d'acciaio.

L'ultimo tratto scorre sul ghiaione facendo perdere rapidamente quota ed approdare tra i baranci che circondano il Rifugio Venezia (m. 1.946), dove si arriva poco più di un'ora dopo la partenza dalla Forcella della Val d'Arcia.

Il percorso è molto interessante e permette di dare uno sguardo a gran parte delle Dolomiti in un colpo solo. Anche l'ambiente dolomitico stesso è osservabile in presa diretta. La Val d'Arcia racchiude un nevaio con morena di ghiacciaio fino ai rossi colori delle rocce della Forca della Croda Rossa

L'escursione in sintesi

  • Partenza: in questa scheda si descrive il percorso da Tiéra (sopra Villanova di Borca di Cadore), verso Forcella Foràda fino al Rifugio Venezia, e il rientro allo stesso punto. 
  • Tempi: 7-8 ore.
  • Difficoltà: il dislivello complessivo di quasi 1.300 metri richiede un buon allenamento; a causa di tratti esposti è consigliato agli esperti. 
  • Sentieri: segnati.
  • Interesse: il percorso è un libro aperto sulle Dolomiti,  panorami e  aspetti naturalistici.
  • Aggiornato: Agosto 2015
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